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In questa sezione (in costruzione) del nostro sito potete trovare notizie e foto recenti del 3° Alpini. Ovviamente, per ragioni di autorizzazioni, non troverete tutte le attivitá del Reparto ma solamente quanto é possibile pubblicare. Fonte Tranta Sold/Comando 3° Alpini

 

2021

Il 2021 ha visto gli Alpini del 3° impegnati in varie aree del globo: dalla Somalia al Libano, dal Niger al Kosovo, purtroppo non disponiamo di materiale approvato da poter pubblicare.

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Pinerolo, 5 novembre 2021 Questa mattina, presso la Caserma “Berardi” in Pinerolo, il Colonnello Maurizio Candeloro ha ceduto il comando del 3° Reggimento alpini al parigrado Francesco Cameli.
Per il Colonnello Francesco Cameli, che proviene dal Comando del Nato Rapid Deployable Corps – Italy di Solbiate Olona, si tratta di un ritorno a Pinerolo dove ha prestato servizio con il grado di Tenente all’inizio della sua carriera.

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Venerdì 17 settembre 2021 alle ore 11.00 presso la Caserma “Berardi” in Pinerolo si è svolta la cerimonia militare per la cessione del comando del battaglione “Susa” tra il Tenente Colonnello
Emanuele Piero De Mitri ed il parigrado Roberto Rocco Pizzardi. Il Ten. Col. Roberto Rocco Pizzardi proviene dal Comando Brigata Alpina “Taurinense” dove ha ricoperto un importante incarico nell’ambito dello Stato Maggiore della Brigata.

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Pinerolo, 30 luglio 2021. Si è concluso oggi il modulo di movimento in montagna del 3° Reggimento Alpini dell’Esercito, importante fase dell’addestramento tecnico e tattico di specialità, portata a termine con l’obiettivo di incrementare le capacità del Reparto di muovere e combattere in ambiente
montano. Il modulo, condotto dalla 34^ Compagnia del 3° sulle Alpi Cozie in alta valle di Susa, si è sviluppato prevedendo in due settimane, la prima con movimenti di irradiamento dalla caserma Assietta di Oulx, sede del reparto, mentre la seconda ha visto lo schieramento della base di compagnia a Gad, dalla quale sono state svolte ascensioni di difficoltà crescente. In particolare, gli alpini della brigata Taurinense hanno raggiunto il forte Pramand, il Monte Genevris (2536 slm) ed infine il Rocciamelone (3536), montagna simbolo della valle di Susa. Il modulo di movimento in montagna ha costituito un importante momento di ripresa delle attività in alta montagna, dopo i rallentamenti dovuti alla pandemia, consentendo di far acquisire alle giovani leve il concetto di verticalità, iniziato con precedenti corsi di alpinismo. L’addestramento ha anche riproposto la pratica tipica dei reparti alpini dell’Esercito, ovvero il muovere in completa autonomia, con lo schieramento
delle basi di reparto in corrispondenza di ciascuna ascensione. Tale attività, oltre a garantire il sostegno logistico agli Alpini in marcia, ha permesso di addestrare il personale ad allestire un accampamento su tende, con proprie cucine ed il necessario per sopravvivere. Il 27 luglio il reparto ha ricevuto la visita del Gen. C.A Francesco Paolo FIGLIUOLO, Comandante logistico dell’Esercito, il quale ha preso parte al movimento in montagna insieme agli Alpini in marcia verso la vetta del monte Genevris, in cima al quale gli sono stati resi gli onori. La visita è proseguita con l’illustrazione del modulo di movimento in montagna – suggellato poi dall’ascensione della 34^ Compagnia sul Rocciamelone – per concludersi a valle con la visita alla base del reparto. Tutte le attività sono state condotte nel pieno rispetto delle norme sanitarie vigenti, adottando tutte le misure previste per il contenimento dell’epidemia da COVID-19.

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Pinerolo 16 giugno 2021: All’alba del 16 giugno 1915, sei compagnie di Alpini dei Battaglioni Susa ed Exilles conquistarono il Monte Nero, occupandone le vette dopo aver colto di sorpresa e sconfitto gli austriaci. Il Monte Nero, ergendosi sulla sinistra delI’Isonzo, era fondamentale per il controllo di tutta l’alta valle del fiume e considerato assolutamente imprendibile dagli austriaci, che definirono la conquista ad opera dei battaglioni del 3° reggimento, “un colpo da maestro”. Per le gesta eroiche di quella notte senza luna, in cui sacrificarono la propria vita numerose giovani penne nere, i battaglioni furono insigniti della medaglia d’argento al valor militare. La conquista del Monte Nero oggi è orgoglio e ispirazione per gli alpini del 3° reggimento che ogni anno, il 16 giugno, celebrano la ricorrenza nella Festa di Corpo. Anche nel 2021, mentre l’Italia riapre dopo una lunga parentesi imposta dal Covid19, il 3° alpini ha ricordato la propria storia con una ascensione simbolica, onorando i Caduti dell’unità in cima al colle dell’Assietta, nella suggestiva cornice del parco naturale dell’Orsiera - Rocciavrè. Un modo per collegare il passato e il presente, all’insegna dello stesso spirito di servizio, che vede oggi gli uomini e le donne del 3° alpini operare in Italia e all’estero per la sicurezza.

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Tutto senza trascurare la propria vocazione alpinistica, nel paradigma di verticalità e articità, che vede impegnati gli alpini del terzo tra le creste e le vette del complesso del Monte Bianco, con la fase di alta montagna per gli aspiranti istruttori di alpinismo o in addestramento con i militari statunitensi. Attività di specialità che permettono al reggimento di operare, tra l’altro, in favore della popolazione civile con le proprie squadre soccorso militari. Il 16 giugno è dunque giornata di memoria ma anche di riflessione sull’evoluzione del reggimento, il cui ambito operativo è oggi molteplice e vario, sviluppato intorno alla costante dell’identità radicata nella tradizione e nella propria storia, di cui il Monte Nero è forse la pagina più intensa ed ora come allora gli uomini e le donne del reggimento rimangono fedeli in ogni momento al suo motto “ALTIUS TENDO”.

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Pinerolo, 17 maggio 2021. Si è appena concluso un intenso ciclo di attività addestrative che ha visto gli Alpini del 3° reggimento di stanza a Pinerolo impegnati ad incrementare le proprie capacità alpinistiche. Presso le naturali pareti di roccia delle valli Chisone, Susa e Germanasca, gli Alpini del Terzo hanno potuto mettere in pratica le tecniche basilari dell’alpinismo su roccia e su ghiaccio, le nozioni di autosoccorso e di attrezzamento di vie alpinistiche a più tiri, tutte attività fondamentali nel combattimento in ambiente montano. Con l’intento di arricchire ulteriormente il proprio bagaglio professionale, teso alla verticalità e all’articità, i frequentatori del corso hanno inoltre praticato attività di alta montagna sui pendii della Cima Rognosa di Sestriere utilizzando tecniche di legatura e di movimento su ghiacciaio.

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Al termine del corso i militari che hanno ottenuto i punteggi più alti, unitamente al personale già specializzato, hanno proseguito lo slancio formativo nell’ambito di un ciclo di preparazione alle selezioni per la frequenza della fase avanzata della formazione alpinistica, a cura della Brigata Alpina “Taurinense”, volta a delineare profili professionali qualificati in grado di operare in uno scenario warfighting in ambiente non permissivo e al contempo di poter ampliare il bacino capacitivo degli Operatori di Soccorso Alpino Militare (OSAM) dell’Esercito Italiano, la cui formazione è a cura del Centro Addestramento Alpino. Tutte le attività sono state condotte nel pieno rispetto delle norme sanitarie vigenti adottando tutte le misure previste per il contenimento dell’epidemia da COVID-19.

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Pinerolo, 30 marzo 2021. Si è appena concluso, presso il poligono militare di Pian dell’Alpe in Val Chisone, con un’esercitazione pluriarma, un intenso ciclo addestrativo in uno scenario warfighting in
ambiente montano. L’attività addestrativa è stata strutturata prevedendo, innanzitutto, un modulo dottrinale e concettuale, condotto in collaborazione con il Centro di Competenza Tattica del COMFORDOT che ha sviluppato un corso a domicilio basato sul Processo di Pianificazione per Minori Unità, volto a incrementare la capacità di pianificazione dei Comandanti di Plotone del Battaglione Alpini Susa delle Truppe Alpine dell’Esercito.

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 Il successivo modulo di addestramento “live” ha visto le Truppe Alpine dell’Esercito Italiano condurre un’esercitazione nell’ambito delle operazioni tattiche offensive, volta a migliorare le capacità di combattimento in montagna, anche con il supporto degli elicotteri del 34° Gruppo Squadroni “Toro”, nella ricerca di una sempre maggiore integrazione e sviluppo di procedure congiunte, al fine di implementare il concetto di “combined arms”, fondamentale nel Mountain Warfare.

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 In tale contesto, in una area di esercitazione preventivamente posta in sicurezza anche con l’impiego dei Tiratori Scelti del Terzo Alpini, la Squadra Soccorso del reggimento eliportata ha condotto la stabilizzazione e l’estrazione di un ferito simulato. L’esercitazione ha visto, tra l’altro, la presenza del Nucleo Antiterrorismo della Polizia di Stato per il Piemonte e la Valle d’Aosta, interessato nel quadro delle normali collaborazioni con le Forze dell’Ordine competenti per territorio. L’evento esercitativo si è svolto nel pieno rispetto delle norme sanitarie vigenti adottando tutte le misure previste per il contenimento dell’epidemia da COVID-19. 

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L’attività ha così testato la capacità di pianificare e condurre azioni cinetiche in uno scenario Mountain Warfare. Un’occasione addestrativa rilevante che ha permesso agli alpini del 3° Reggimento di incrementare le competenze di aeromobilità, di soccorso e di sniping in un ambiente complesso e non permissivo come quello montano.

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Pinerolo, 01 marzo 2021. Si è conclusa nei pressi di Usseaux (TO), un’importante attività addestrativa che ha visto gli Alpini del 3° reggimento di stanza a Pinerolo impegnati nel testare ed incrementare la capacità di sopravvivere, muovere e operare in ambiente innevato.
Durante l’addestramento, svolto nel pieno rispetto delle norme tese a contrastare la diffusione del COVID-19, le Unità del Battaglione alpini “Susa”, partite dal fondovalle con assetti controcarri, tiratori scelti e un modulo fucilieri avanzato, hanno raggiunto l’area addestrativa di Pian dell’Alpe a quota 2000 metri percorrendo, in assetto scialpinistico e con equipaggiamento e armamento in dotazione, circa 1.000 metri di dislivello affrontando pendenze medie del 30%.

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Una volta raggiunta l’area addestrativa, gli Alpini dello storico Battaglione “Susa”, hanno svolto lezioni di tiro dinamico, diurno e notturno, impiegando armi individuali e di reparto, sfruttando sistemi di simulazione che consentono l’impiego di munizionamento tipo marcante, che hanno reso l’attività addestrativa aderente a situazioni reali. Contemporaneamente gli assetti specialistici controcarri e tiratori scelti hanno allestito postazioni difensive nell’ottica di perfezionare sempre di più le capacità di mimetizzazione ed osservazione nel peculiare ambiente montano durante il periodo invernale.

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Le Unità controcarri e tiratori scelti si sono inoltre esercitate nell’impiego dei sofisticati sistemi ISR (Intelligence Surveillance and Recoinnessance) come ad esempio gli UAV ed il sistema lancia missili terra-aria di 3° generazione SPIKE. Un importante momento addestrativo dunque che ha permesso ai giovani VFP1 neo assegnati al reggimento, provenienti da diverse aree geografiche della penisola, di amalgamarsi con i commilitoni più anziani ed esperti ed approfondire la conoscenza della montagna, anche dal punto di vista tecnico-tattico. È infatti proprio attraverso la conoscenza della montagna, ambiente nel quale tradizionalmente operano gli Alpini, che i soldati del “Susa” riescono a mantenere una costante ed aggiornata capacità di operare a favore della collettività anche in ambienti difficili in condizioni estreme.

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2020

18 settembre 2020, Si é conclusa l´esercitazione “ALTIUS THREE” L’attività è stata organizzata e condotta dal 3° Reggimento Alpini di Pinerolo, con il concorso delle altre unità della Brigata, delle squadre del Servizio Piemontese del Corpo Nazionale Soccorso Alpinoe Speleologico, della Guardia di Finanza, delle unità specialistiche “Speleosub” per il soccorso lacustre e degli elicotteri dell’Esercito, della GdF e del 118. I diversi scenari di intervento hanno testato le capacità di interoperabilità tra i diversi gruppi che si occupano di soccorso in montagna. Tale sinergia si è concretizzata nel corso dell’esercitazione, consistente nella ricerca di un escursionista disperso e ritrovato senza vita in un corso d’acqua presso Condove.
Dopo un intenso periodo di preparazione, condotto nel rispetto della attuale normativa per il contenimento del Covid-19, gli operatori del Soccorso Alpino Militare della Brigata Alpina “Taurinense”, del 3° Reggimento Alpini e le squadre del 2° di Cuneo, del 9° dell’Aquila e del 1° Reggimento Artiglieria Terrestre di Fossano ed i team del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, della Guardia di Finanza e della Protezione Civile, hanno effettuato prove di interventi complessi in ambiente lacustre, in parete e in forra, mediante l’impiego di specifici mezzi e attrezzature. 

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Nel Lago Grande di Avigliana, durante la prima fase dell’esercitazione, un mezzo cingolato BV206S7 ha effettuato un movimento anfibio sulla superficie del lago, attività necessaria per mantenere elevati i livelli addestrativi del personale al pilotaggio anfibio. Uno speciale barchino del 32° Reggimento Genio Guastatori della Taurinense ha quindi caricato a bordo la prima delle Squadre Soccorso Alpino Militare che ha poi soccorso un “disperso”. L’addestramento a questo tipo di impiego consente ai militari di poter intervenire in caso di eventi alluvionali, garantendo la capacità di superare ostacoli e interruzioni alla viabilità tramite gli speciali mezzi “all-terrain” in dotazione con il supporto di elicotteri di media capacità. Il successivo esercizio ha visto i team “speleosub” intervenire nel soccorso di un sommozzatore in difficoltà, recuperato poi, tramite verricello, da un elicottero del 118. Le attività sono proseguite sulle pareti rocciose di Caprie, dove nove Squadre di Soccorso Alpino – 6 squadre militari, 2 del Soccorso Alpino e Speleologico e una della Guardia di Finanza – sono state sbarcate in cresta da un CH47S del 1° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Antares”, impiegando speciali tecniche di avvicinamento. Si sono svolti quindi diversi tipi di esercizi, dalla parete al crepaccio profondo, simulando il recupero di infortunati tramite barelle, verricelli a terra e da elicottero. E’ seguito un ulteriore esercizio di ricerca di disperso in una forra, profonda gola a pareti verticali nella quale scorre un corso d’acqua, condotto dagli specialisti del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese con l’ausilio degli alpini del “Terzo”. Un’ultima prova – prettamente militare – ha visto una squadra di soccorritori del 3° Alpini intervenire, in pieno assetto da combattimento, nel recupero di un ferito. Calantisi in corda doppia per condurre l’infiltrazione nell’area d’intervento, hanno coordinato il successivo prelievo dell’infortunato con gli elicotteri del 34° Distaccamento Permanente AVES “Toro” di Venaria. 

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Il confronto e lo scambio di esperienze e informazioni sulle procedure tecniche, iniziato nelle precedenti edizioni della “Altius”, rappresenta un valore aggiunto che ha lo scopo di rendere le Squadre di Soccorso Alpino Militare, a disposizione di ogni Comando Multifunzione, pienamente “interoperabili”, mettendole “a sistema” con gli elicotteri dell’Aviazione dell’Esercito, della Guardia di Finanza e del 118. Il Comandante delle Truppe Alpine, Generale di Corpo d’Armata Claudio Berto, ha espresso parole di orgoglio per la professionalità dimostrata nel corso dell’esercitazione e, rivolgendosi ai militari, ha condiviso con loro alcune considerazioni sull’importanza di avere sempre unità efficienti, addestrate, flessibili e specializzate che siano in grado di operare in un contesto ambientale caratterizzato dalla verticalità nonché di intervenire con brevissimo preavviso per ogni esigenza di impiego. Alla giornata conclusiva dell’esercitazione hanno
presenziato varie autorità civili e militari. Le Squadre Soccorso Alpino Militare – nate con il preciso scopo di supportare i militari in addestramento montano – sono composte da militari in possesso di specifiche qualifiche nei settori sciistico, alpinistico, meteo-nivologico e sanitario. Queste qualifiche le rendono peculiari delle Truppe Alpine con impiego in un ampio spettro di emergenze e in grado di operare di concerto con lealtre realtà del soccorso in montagna.

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Marzo 2020. Prosegue senza sosta l’attività dei militari italiani, impiegati in Lettonia anche durante l’emergenza COVID-19, che in questi giorni sono stati impegnati nella Steele Anvil per perfezionare le capacità operative degli Alpini del contigente. La complessa e articolata attività, della durata di tre giorni, ha interessato sia le unità operative che logistiche che hanno operato al fianco degli eserciti Alleati dell’iniziativa Enhanced Forward Presence. Gli Alpini del Task Group Baltic sono stati inseriti in un dispositivo multinazionale, il Task Group “Latvia”, e in seguito a un’escalation di attivazioni sono stati rapidamente schierati nell’area di Camp Adazi per condurre operazioni offensive in uno scenario di warfighting. La 34a Compagnia “Lupi” è stata scelta come principale unità di manovra per portare a termine la missione: dissuadere eventuali aggressori e difendere la popolazione ed il territorio lettone contro ogni possibile aggressione. Le “Penne Nere” hanno condotto in questi mesi un impegnativo ciclo di attività mirate ad amalgamare le procedure tecnico/tattiche con gli altri contingenti perfezionandosi sempre di più e riuscendo ad adattarsi, nonché a muovere ed operare, nel difficile territorio lettone. L’elevata rapidità e mobilità della fanteria alpina, addestrata per muovere e combattere nei climi rigidi e in ambienti particolarmente compartimentati, come ad esempio l’ambiente boschivo lettone, ha consentito alla 34a compagnia “Lupi” di portare brillantemente a termine il compito assegnato. Determinante per il successo delle operazioni è stato inoltre il contributo degli assetti specialistici delle truppe da montagna quali i tiratori scelti, il plotone mortai medi ed la squadra controcarri che uniscono elevata mobilità e potenza di fuoco. L’Enhanced Forward Presence dimostra la volontà e la capacità della NATO di agire in maniera unitaria - NATO stands as one - e rappresenta uno straordinario momento di verifica delle proprie capacità militari di dispiegamento e flessibilità di impiego. Grazie alle procedure di prevenzione e protezione, adottate dai contingenti partecipanti all’iniziativa Enhanced Forward Presence in Lettonia per contrastare la pandemia, è stata garantita e mantenuta la massima capacità operativa del Task Group Baltic evitando di compromettere la Missione. Anche in Lettonia l’emergenza COVID-19 ha cambiato il modo di affrontare ogni singolo giorno ma questo non intacca il senso del dovere e lo spirito di servizio dei militari italiani.

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2 marzo 2020. Gli Alpini della 34a Compagnia del Battaglione ”Susa” inseriti nel Task Group “Baltic” hanno preso parte in questi giorni in Lettonia alla esercitazione NATO Steele Quench. L’attività, condotta al culmine della fase di “integration” con gli eserciti Alleati, si è svolta a premessa della più articolata esercitazione Cristal Arrow, valida ai fini del conseguimento della combat readiness in ambito NATO. L’esercitazione, della durata di 36 ore, è consistita nel dispiegare sul terreno le varie unità componenti il Battle Group e sottoporle ad una serie di attivazioni volte a testare le procedure di difesa. Si è trattato, quindi, di un importante banco di prova per consolidare l’integrazione e l’interoperabilità delle diverse pedine che compongono le forze NATO schierate in Lettonia. La fanteria alpina italiana ha dimostrato nel corso dell’esercitazione le sue capacità: elevata mobilità e protezione delle forze, soprattutto in un’area fortemente compartimentata e caratterizzata da climi rigidi, come quella lettone. La 34ª Compagnia “Lupi” si è rapidamente schierata in prossimità di
un’area strategica per la difesa del territorio lettone, sita presso l’abitato di Lielvarde. L’elevata mobilità, potenza e velocità dei veicoli BV 206 S7 ha consentito agli Alpini del Task Group Baltic di spostarsi rapidamente, rimodulando il dispositivo di difesa a seconda della manovra degli assetti corazzati Alleati. L’esercitazione si è rivelata un importante banco di prova anche per gli assetti logistici nazionali, che hanno avuto l’opportunità di operare fianco a fianco con le componenti logistiche degli altri contingenti supportando e sostenedo l’attività in tutte le sue fasi. Al termine dell’esercitazione il Comandante del Battle Group a guida canadese, Eric Angel ha sottolineato la professionalità, operatività ed efficienza dimostrata dagli Alpini del Task Group Baltic.

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Febbraio 2020. Per l’Operazione “Strade sicure” Raggruppamento Val Susa e Valle d’Aosta il 3° reggimento alpini di PINEROLO (TO) cede il comando al reggimento Lancieri di Novara (5°) di CODROIPO (UD). Il 3° reggimento alpini ha terminato nei giorni scorsi, con lo svolgimento dell’ultimo servizio notturno, il periodo di comando del Raggruppamento Val Susa e Valle d’Aosta, nell’ambito dell’Operazione “Strade Sicure. Il Colonnello Christian BISON, comandante del 3° reggimento alpini di Pinerolo (TO) ha ceduto la responsabilità della guida del Raggruppamento al Colonnello Tommaso Magistretti, comandante del reggimento Lancieri di Novara (5°) di Codroipo (UD). Inseriti nel Raggruppamento Val Susa e Valle d’Aosta, su disposizione della Prefettura di Torino ed Aosta, ed al fianco delle Forze dell’Ordine, il 3° reggimento alpini, insieme agli uomini e donne del 1° reggimento artiglieria terrestre di Fossano (CN) e del Centro Addestramento Alpino di Aosta, ha contribuito alla sicurezza di diversi punti sensibili quali il valico di frontiera del traforo del Frejus a Bardonecchia e del Monte Bianco a Courmayeur, nonché alla vigilanza del sito strategico nazionale del cantiere della tratta alta velocità (TAV) di Chiomonte e di via Germagnano in Torino.
Nei sei mesi di impegno in Strade Sicure, gli uomini e alle donne della Brigata Taurinense hanno concorso alla sicurezza delle aree assegnate, effettuando più di 20 mila controlli, che hanno portato all’arresto di più di 100 persone e 11 denunce. Inoltre, il personale dell’Esercito ha contribuito, controllando più di 3500 veicoli, al sequestro di tre autovetture.

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5 febbraio 2020. Questa mattina, l’Ambasciatore italiano in Lettonia, Stefano Taliani de Marchio si è recato in visita al contingente nazionale schierato presso Camp Adaži (Lettonia, LV). Ad accoglierlo il Comandante del contingente italiano, Tenente Colonnello Fortunato Sion e il Comandante dell’eFP Battle Group Latvia, Tenente Colonnello Erik Angell. Dopo la resa degli onori presso la parade square, la visita è proseguita con un briefing, tenuto dal Comandante del contingente nazionale, nel quale è stato illustrato quanto fatto fino ad ora dagli Alpini del Task Group “Baltic”, nonchè i compiti e gli impegni futuri del contingente. A seguire l’Ambasciatore ha assistito ad una mostra statica, organizzata dal personale del 3° Reggimento Alpini, nella quale sono stati illustrati mezzi, apparati e sistemi d’arma in uso al contingente italiano. 

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Al termine della visita l’Ambasciatore ha voluto incontrare e ringraziare tutto il personale del Task Group “Baltic” per l’ottimo lavoro svolto ribadendo il ruolo fondamentale rivestito degli uomini e delle donne dell’Esercito Italiano in Lettonia, che hanno il compito di garantire da un lato la solidarietà e la coesione tra i Paesi membri della NATO e, dall’altro, la determinazione dell’Alleanza nella sua missione primaria di difesa dell’integrità euroatlantica per dissuadere ogni possibile minaccia. A margine della visita, durante una piccola ma significativa cerimonia, l’Ambasciatore ha consegnato il grado agli Alpini del Task Group Baltic neo promossi al ruolo Marescialli, formulando agli stessi i migliori auguri per una carriera piena di successi e soddisfazioni.

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Alta Valsusa, 30 gennaio 2020 – Si è conclusa oggi a Bousson (TO) un’importante fase dell’addestramento sci-alpinistico delle unità della Brigata Alpina “Taurinense”. L’attività ha visto i plotoni dei reggimenti della Brigata - equipaggiati per il combattimento in ambiente montano ed invernale - confrontarsi in un’impegnativa serie di prove topografiche, sci alpinistiche e di soccorso in caso di valanga, alternate a sessioni di tiro con armi portatili e lancio di bomba a mano. 

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L’addestramento si è articolato sulle medesime prove che vedranno impegnati oltre un migliaio di militari di tutti i reparti alpini nell’esercitazione Volpe Bianca - Ca.S.T.A. (Campionati Sciistici delle Truppe Alpine), importante momento di verifica dell’addestramento nel saper operare in ambiente montano innevato in programma nelle vallate olimpiche dell’Alta Val di Susa dal 9 al 12 marzo prossimi. Tra i vari plotoni, la rappresentativa del 3° reggimento alpini si è classificata prima nella prova valutativa conclusiva di tale attività, evidenziando una forma fisica ed una preparazione tecnico tattica di spessore. Sin dall’inizio del periodo invernale le attività in montagna della “Taurinense” e del 3° alpini si sono susseguite senza soluzione di continuità. 

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L’addestramento sci-alpinistico rappresenta per le Truppe Alpine uno dei momenti fondamentali della loro formazione specialistica. I numerosi corsi svolti nella stagione invernale permettono agli Alpini di approfondire la conoscenza dei materiali e del loro corretto uso, forniscono i concetti base relativi al fenomeno nivologico, onde poter prevenire i rischi valanghivi, e li addestrano alle tecniche di autosoccorso e soccorso organizzato in ambiente montano. 

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Sicurezza e soccorso sono, infatti, elementi che caratterizzano l’impiego delle Unità Alpine. Il quotidiano addestramento che la “Taurinense” svolge in montagna non mira solo a migliorare gli aspetti prettamente operativi, bensì è rivolto anche ad incrementare la sicurezza dei cittadini. Nuclei di Assistenti Militari alle piste da sci sono presenti nei comprensori piemontesi della Via Lattea, Bardonecchia, Pragelato e Frabosa Soprana ed in quelli abruzzesi di Campo Imperatore e Campo Felice. 

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Sempre in tema di sicurezza in montagna, gli Alpini della “Taurinense” effettuano rilevamenti meteo- nivometrici per il Meteomont, il servizio gestito dal Comando delle Truppe Alpine di Bolzano che, Militare in osservazione attraverso una rete di stazioni automatiche e manuali, monitorizza costantemente i valori di temperatura, umidità, precipitazioni, stato e quantità della neve, con particolare attenzione al pericolo di slavine e valanghe. Questi dati vengono raccolti ed elaborati per fornire ai cittadini i bollettini di avviso utilizzati anche dai servizi di Protezione Civile.

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Si è svolta questa mattina, 27 gennaio 2020, nei pressi della stazione ferroviaria lettone di Garkalne, l’attività multinazionale “Latvian Logistic Support”, alla quale il contingente italiano schierato nella missione in Lettonia ha partecipato con due autoarticolati per il trasporto mezzi corazzati ASTRA ATC 8X8 da 22 metri lineari di lunghezza e 108 tonnellate di carico lordo. Nel corso dell’operazione sono stati scaricati da carrelli ferroviari e trasportati a Camp Adaži, sede del Task Group Latvia cinquantatre veicoli corazzati inglesi, tra cui i carri armati Challenger e Infantry Figthing Vehicle Scimitar e Warrior. L’attività è stata organizzata dal Task Group Latvia, su richiesta del Comando di Enhanced Forward Presence Estonia, recatosi in Lettonia per condurre un’attività addestrativa con i Main Battle Tank. Determinante per la riuscita della complessa attività si è rivelato il contributo dei nostri Alpini che hanno trasportato il 25% dei carri armati presenti. L’operato degli Alpini del task Group “Baltic” è stato apprezzato dal Comandante del Task Group Latvia, Lt. Col. Erik Angell che ha insignito gli Alpini impiegati nell’attività del titolo di “Defender of the week”.

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13 gennaio 2020. Si è svolta nei pressi dell’area addestrativa di Camp Adaži nella missione in Lettonia, l’esercitazione Winter Latvia, alla quale gli Alpini del Task Group Baltic hanno partecipato a fianco di reparti di Canada, Polonia, Slovacchia e Lettonia. L’esercitazione, inserita nel programma addestrativo “Initial Integration Training”, ha l’obiettivo di integrare tutte le componenti della Enhanced Forward Presence in Lettonia per riuscire a massimizzare i risultati addestrativi in termini di interoperabilità, combat power e capacità esprimibili. L’attività - condotta dalla Brigata meccanizzata lettone, nella quale sono inseriti gli Alpini del Task Group Baltic - è consistita nella simulazione di un’azione difensiva condotta dalla componente avanzata della Brigata lettone rinforzata da assetti corazzati. L’azione di fuoco è stata avviata da sei veicoli da ricognizione Hummer, con il supporto di fuoco degli obici semoventi M 109, cui in seguito si sono aggiunti quattro carri armati polacchi PT- 91 e i nostri BV 206 S7 che hanno neutralizzato la minaccia con rapidità ed efficacia. Protagonista dell’esercitazione è stato il BV 206 S7, veicolo in uso alle truppe da montagna dell’Esercito Italiano,che ha evidenziato versatilità d’impiego, elevata mobilità, nonché eccellenti capacità di trasporto. L’Esercito Italiano partecipa all’Enhanced Forward Presence in seguito alle decisioni assunte dal Vertice di Varsavia, del luglio 2016, con il quale l’Italia ha deciso di rispondere alle misure concordate per il fianco est, segno tangibile della solidarietà nei confronti dei Paesi Baltici.

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6 Gennaio 2020. Nell’ambito delle attività addestrative propedeutiche alla condotta dell’esercitazione “Volpe Bianca 2020” alcuni assetti specialistici del 3°reggimento alpini congiuntamente al personale e agli assetti del 1°reggimento AVES “Antares”, con il concorso di personale e assetti del 9°reggimento alpini, hanno condotto un’intensa attività addestrativa volta allo sviluppo di idonee sinergie operative e all’attuazione delle procedure necessarie all’elitrasporto di mezzi cingolati BV206 S7 con elicotteri da trasporto medio multiruolo CH47F. L’attività, caratterizzata da elementi di complessità sia di carattere logistico sia tecnico, ha permesso di definire le procedure necessarie all’integrazione delle capacità di trasporto dell’elicottero CH47F con quelle caratterizzanti il veicolo blindato bimodulare BV206S7 in dotazione alle unità delle Truppe Alpine. I mezzi all terrain BV 206 che saranno impiegati nel corso della prossima esercitazione dell’esercitazione “Volpe Bianca 2020” non sono solamente un mezzo tattico per il trasporto del personale ma anche veicolo da combattimento vero e proprio, che diventa base di fuoco, in grado di dare supporto alle truppe leggere una volta appiedate.

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2019

26 dicembre 2019. Si è svolta questa mattina, nelle sale della chiesa di San Gertrude, al centro di Riga, l’ormai tradizionale “Christmas Soup Kitchen”, attività umanitaria rivolta ai senzatetto lettoni a cui hanno preso parte gli Alpini del contingente italiano schierato in Lettonia. L’evento è stato organizzato dal cappellano militare canadese, Captain Dennis, che si è coordinato con le autorità religiose locali per accogliere e regalare un giorno di festa, durante il periodo natalizio, alle persone meno abbienti della comunità lettone. Le penne nere del 3° Reggimento Alpini, Battaglione ”Susa”, 34ª Compagnia “Lupi” inseriti nel Task Group Baltic hanno accolto circa trecento senzatetto nei locali della chiesa di S. Gertrude facendoli accomodare in tavoli da loro preventivamente allestiti con dolci natalizi ed un bicchiere di latte, simbolo di purezza e di povertà. Il parroco della chiesa locale, dopo aver celebrato l’eucarestia, ha ringraziato la comunità militare internazionale presente in Lettonia per il contributo concreto che fornisce quotidianamente. L’iniziativa, inserita in un più ampio programma di attività di cooperazione civile-militare riunite sotto il nome di Reaper Noel, ha il duplice obiettivo di incrementare l’immagine positiva della N.A.T.O. in territorio lettone e di elevare il morale del personale del contingente multinazionale. Al termine del pranzo i militari del Task Group Baltic hanno distribuito ai senzatetto pacchi contenenti vestiti e beni di prima necessità.

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Pinerolo, 17 novembre 2019. Si è conclusa, sulla rocca Sbarua nel pinerolese, l’esercitazione di soccorso alpino militare “Altius Two”, organizzata e condotta dal 3° Reggimento Alpini di Pinerolo, e
che ha visto la partecipazione del servizio piemontese del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza unitamente alle Squadre Alpinistiche della Protezione Civile e alle Squadra Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto del Corpo Militare Speciale Ausiliario dell’Associazione Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta. Dopo un intenso periodo di preparazione, gli operatori delle Squadre Soccorso del Terzo congiuntamente ai team del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, della Guardia di Finanza e della Protezione Civile, hanno effettuato prove di interventi complessi in parete mediante l’impiego di specifiche barelle e utilizzando la tecnica del rappeling (discesa in corda doppia) per condurre l’infiltrazione nell’area d’intervento, e coordinare il successivo prelievo dell’infortunato da parte di elicotteri. Il valore aggiunto scaturito dall’esercitazione è rappresentato dal confronto e dallo scambio di esperienze e informazioni sulle procedure tecniche, con lo scopo di rendere le Squadre di Soccorso Alpino Militare, a disposizione di ogni Comando Multifunzione, pienamente “inter-operabili”, mettendole “a sistema” con gli assetti elicotteri dell’Aviazione dell’Esercito, della Guardia di Finanza edell’Elisoccorso del 118. 

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All’attività finale hanno presenziato, oltre al Comandante della Brigata Alpina Taurinense Generale Davide Scalabrin, il Consigliere regionale Paolo Ruzzola - in rappresentanza del Presidente della Regione Piemonte -, il Presidente del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese Luca Giaj Arcota, la Dirigente Regionale della Protezione Civile Sandra Beltramo ed il Comandante del 3° Reggimento Alpini Colonnello Christian Bison. A conclusione dell’esercitazione, il Generale Scalabrin ha espresso parole di orgoglio per la professionalità dimostrata nel corso dell’esercitazione e, rivolgendosi ai militari, ha condiviso con loro alcune considerazioni sull’importanza di avere sempre unità efficienti, addestrate, flessibili e specializzate che siano in grado di operare in un contesto ambientale caratterizzato dalla verticalità nonché di intervenire con brevissimo preavviso per ogni esigenza di impiego. Le Squadre Soccorso Alpino Militare - nate con il preciso scopo di supportare i militari in addestramento montano - sono composte da militari in possesso di specifiche qualifiche nei settori sciistico, alpinistico, meteo-nivologico e sanitario. Tali qualifiche le rendono un assetto peculiare delle Truppe Alpine di pagante impiego in un ampio spettro di emergenze e in grado di operare di concerto con il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese e Soccorso Alpino della Guardia di Finanza.

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Il 3° Reggimento Alpini in aderenza alle circolari addestrative in vigore condurrà l’esercitazione internazionale di attività nei centri abitati “GOLD FENIX” dal 28/10/2019 al 31/10/2019. L’esercitazione, organizzata e condotta nell’area del Pinerolese dal 3° Reggimento Alpini con il concorso del 32° Reggimento Genio Guastatori, vedrà la partecipazione dell’Esercito Qatarino e Francese, allo scopo di elevare la capacità operativa del personale di muovere, vivere e combattere in ambiente urbanizzato in contesti multinazionali ad alta intensità. Nello specifico verranno sviluppate le capacità di movimento in ambiente particolari e compartimentati, che le Truppe Alpine quotidianamente sviluppano in ambiente montano e che risultano particolarmente utili, con gli opportuni adattamenti, anche alle operazioni Full Spectrum in ambiente urbanizzato, i partecipanti all’esercitazione verranno quindi chiamati a condurre movimenti di superamento degli ostacoli sia in ambiente naturale quali le falesie di roccia che artificiale tramite le strutture addestrative in dotazione al 3° Reggimento Alpini. Lo sviluppo delle capacità di combattimento sarà inoltre condotto con ampio ricorso ai sistemi di simulazione in dotazione alla Forza Armata, consentendo di ricreare, in totale sicurezza e con un impatto ambientale pressoché nullo, la complessità e difficoltà degli scenari operativi sul piano fisico e cognitivo.Lo scenario operativo utilizzato, prevederà un progressiva e continua evoluzione, al fine di consentire ai partecipanti di affrontare situazioni realmente sfidanti, consentendo un efficace amalgama e un proficuo scambio di conoscenze sul piano tecnico- operativo.

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Il 3° Reggimento Alpini dal 21 al 25 ottobre ha organizzato e condotto l’esercitazione interforze e
internazionale per tiratori scelti denominata “LOW BLOW”, in un ambiente montano sfidante sia per la quota che per le avverse condizioni meteo, i nuclei tiratori scelti dell’Esercito provenienti da undici Reggimenti delle Brigate Taurinense, Julia, Sassari, Pinerolo e Granatieri hanno operato insieme alle rappresentative dell’esercito belga, dell’esercito tedesco e americano nonché dell’Arma dei Carabinieri. L’esercitazione condotta nell’area del Pinerolese, ha permesso un proficuo scambio di conoscenze tecniche e tattiche inerenti: il tiro di precisione diurno e notturno alle lunghe distanze e il tiro operativo per la difesa vicina dei nuclei sniper. Inoltre utilizzando il personale qualificato del 3° Reggimento Alpini sono state condotte lezioni sulle tecniche di movimento alpinistico sia in ambiente naturale che da strutture artificiali al fine di elevare la mobilità dei tiratori scelti sia in ambiente urbanizzato che montano. L’attività ha permesso la sperimentazione di alcune nuove tipologie di bersagli, i quali oltre a garantire un elevato realismo e una semplificazione della logistica, hanno permesso di minimizzare l’impatto ambientale dell’attività. La crescente difficoltà e complessità degli esercizi proposti nonché il continuo mutare degli scenari proposti, ha garantito un
addestramento di elevato livello particolarmente apprezzato dai partecipanti nazionali e stranieri.

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10 ottobre 2019. Si è conclusa, sul gruppo del Monviso, l’esercitazione alpinistica e di soccorso alpino militare “Altius One” che ha visto impegnati gli alpini del 3° Reggimento di Pinerolo. Oltre 50 alpini – tra istruttori di alpinismo effettivi al Reggimento e membri delle Squadre Soccorso Alpino Militare - hanno arrampicato lungo svariate vie alpinistiche sino al VI grado di difficoltà. Dopo un intenso periodo di preparazione, i militari hanno condotto in cinque giorni quattro ascensioni alpinistiche oltre i 3000 mt di quota e, in particolare, la Cresta est e la via normale del Monviso (3841 mt), Punta Udine (3022 mt) e Punta Venezia (3095 mt). L’attività addestrativa più importante, alla quale hanno presenziato il Comandante della Brigata Alpina “Taurinense”, Generale di Brigata Davide Scalabrin, il Comandante del 3° Reggimento Alpini Colonnello Christian Bison e, ospite d’eccezione, il Vescovo di Pinerolo Monsignor Derio Olivero, ha visto impegnati sia assetti specialistici dell’Aviazione dell’Esercito sia due Squadre Soccorso Alpino Militare del Terzo che, mettendo in pratica la nuova dottrina appresa nell’ambito dei corsi specialistici dedicati al soccorso alpino, hanno effettuato interventi complessi in parete mediante l’utilizzo di specifiche barelle e utilizzando la tecnica del rappeling (discesa in corda doppia) per condurre l’infiltrazione nell’area d’intervento. 

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A conclusione dell’attività, il Generale Scalabrin ha espresso parole di orgoglio per la professionalità dimostrata nel corso dell’esercitazione e, rivolgendosi ai militari, ha condiviso con loro alcune considerazioni sull’importanza di avere sempre unità efficienti, addestrate, flessibili e specializzate in grado di intervenire con brevissimo preavviso per ogni esigenza di impiego. Le Squadre Soccorso Alpino Militare sono composte da militari in possesso di specifiche qualifiche militari nei settori sciistico, alpinistico, meteo- nivologico e sanitario. Tali qualifiche, legate all’ambiente montano, rendono le Squadre di Soccorso Militare Alpino una capacità peculiare delle Truppe Alpine di pagante impiego in un ampio spettro di emergenze.

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Monteromano, 24 settembre – Si è conclusa oggi, presso il poligono di Monteromano, l’esercitazione “LARAN 2019”, che ha visto le unità della Taurinense esercitarsi in un complesso scenario full spectrum con il coinvolgimento di tutte le componenti pluriarma di cui è dotata la Brigata. Una compagnia del 3° reggimento Alpini di Pinerolo, rinforzata da elementi del reggimento Nizza Cavalleria (1°) di Bellinzago Novarese, del 1° Artiglieria terrestre (da montagna) e del 32° Genio Guastatori di Fossano, sostenuti nella fase di movimento edi schieramento dal reggimento Logistico di Rivoli, si sono esercitati in un ambiente differente dalle montagne piemontesi. 

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L’esercitazione, che ha avuto inizio nei primi giorni di settembre, si è sviluppata attraverso obiettivi intermedi che hanno permesso via via di testare scenari e tattiche di complessità sempre più elevata. Esercizi a fuoco diurni e notturni – sia con armi individuali e di reparto, sia con mortai, obici e l’impiego della Blindo Centauro – coordinati con il movimento sul terreno dei reparti, sono culminati con una esercitazione a fuoco continuativa il 23 e 24 settembre u.s. 

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La “LARAN 2019” ha avuto quali principali elementi di novità l’impiego, anche in funzione “cannone d’assalto”, dell’obice da 105/14 – recentemente reintrodotto in servizio – e l’utilizzo esteso, in ambiente non innevato, dei veicoli BV206. Questa piattaforma non è stata solamente impiegata come mezzo tattico per il trasporto del personale ma anche, grazie alla protezione e alla capacità di fuoco della versione S7, come veicolo da combattimento vero e proprio, in grado di dare supporto alle truppe leggere una volta appiedate. 

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“Oggi è stata verificata – in maniera più che soddisfacente - la capacità delle Truppe Alpine di sapersi adattare ai moderni scenari strategici, totalmente diversi dalla tradizionale tipologia di impiego degli Alpini” ha dichiarato al termine dell’esercitazione il Generale Davide Scalabrin, Comandante della Brigata Taurinense “La capacità di movimento e di combattimento in montagna, insieme alle esperienze e alle professionalità che ne derivano, restano comunque essenziali sia dal punto di vista tecnico sia mentale, rendendoci ancora più in grado di adattarci con flessibilità ed efficacia ad ogni tipo di missione”. La “LARAN 2019” è stata la rappresentazione perfetta di una sfida che le Truppe Alpine stanno affrontando da anni, con lo scopo di adeguare la propria essenza di soldati di montagna alla dinamicità che i teatri operativi richiedono attualmente e nelle quali si può essere chiamati ad operare.

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Pinerolo 2 agosto 2019 - “Strade Sicure” è il nome dato dall’Esercito Italiano all’operazione iniziata il 04 agosto 2008 su decisione del Parlamento e finalizzata al contrasto della criminalità e alla prevenzione di possibili attacchi terroristici. Si tratta di un’operazione che allo stato attuale vede schierati circa 7.000 militari sull’intero territorio nazionale. Il contingente militare viene posto alle dipendenze dei Prefetti per condurre, in concorso e congiuntamente alle forze di Polizia, attività di pattugliamento e perlustrazione, ovvero per la vigilanza di obiettivi sensibili di carattere diplomatico, religioso e di pubblica utilità, nonché per il presidio di specifici valichi di frontiera. L’Operazione “Strade Sicure” è un esempio, per usare il gergo militare, di impego “duale” dello strumento militare. Infatti, oltre alle attività prettamente militari (sono circa 3.500 militari sono schierati in oltre 15 paesi nell’ambito degli impegni internazionali assunti dall’Italia), l’Esercito Italiano mette a disposizione le proprie capacità per scopi non-militari a favore della collettività nazionale. Indispensabile, in tali diverse attività, l’esperienza maturata nelle numerose missioni all’estero condotte dal personale. A quasi 11 anni dal suo inizio l’operazione “Strade Sicure” vede oggi schierati 12 raggruppamenti che hanno la responsabilità di 430 siti su tutto il territorio nazionale. In ambito locale opera il Raggruppamento “Val Susa – Val d’Aosta” attualmente alimentato da personale del 3° Reggimento Alpini di Pinerolo. Il Raggruppamento è responsabile della vigilanza dell’area attorno al campo nomadi in via Germagnano a Torino, del tunnel ferroviario del Frejus, del varco stradale del Monte Bianco e del cantiere dell’alta velocità in Chiomonte. Il Raggruppamento opera in sinergia con le Prefetture e le Questure di Torino ed Aosta e il personale militare schierato sui siti ha instaurato rapporti di piena intesa e collaborazione con le forze dell’ordine.

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26 marzo 2019. Si è recentemente conclusa l’esercitazione SNOW LEOPARD che ha visto protagonisti gli alpini del 3° Reggimento di Pinerolo e una compagnia di chasseurs alpins del 27a Brigata di fanteria da montagna francese, oltre a elementi di diversealtre unità dell’Esercito Italiano. L’esercitazione, concepita e condotta nel contesto di una rielaborazione dello scenario “OCCASUS” adottato dalla NATO per simulare Campagne Warfighting, si è articolata in tre settimane. Nella prima, plotoni misti italo-francesi hanno condotto attività tattiche di ricognizione in terreno innevato nell’area dell’Alta Val Chisone muovendo prevalentemente sugli sci dalla Caserma Assietta di OULX. La scelta e le valutazioni sulla sicurezza degli itinerari sono state supportate dai rilevamenti della squadra METEOMONT del 3° Reggimento alpini. Le attività di ricognizione sono state condotte anche sfruttando tecniche di traino del personale sugli sci per mezzo dei veicoli All Terrain BV (skijöring), di arrampicata e di discesa su pareti di roccia attrezzate da Alpieri, integrate peraltro con simulazioni di ricerca di elementi travolti da valanga. Nella seconda settimana, le unità si sono rischierate nell’area addestrativa di Baudenasca (TO) per l’addestramento al combattimento nei centri abitati e in aree boschive. In tale contesto, le compagnie di fanteria alpina italiana e francese sono state integrate da una squadra genio guastatori del 32° Reggimento Genio per il superamento degli ostacoli (breaching) e un plotone esplorante del Reggimento “Nizza Cavalleria” (1°) che, montato su blindo leggere “Puma” e blindo pesanti “Centauro”, ha supportato le attività delle unità di fanteria e ha condotto attività tattiche di sicurezza (screen/guard) lungo il torrente Chisone. 

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Nel corso della stessa settimana, il 3° Reggimento alpini ha simultaneamente condotto attività tattiche di ricognizione su sci nell’area di Prali (TO) e l’esercitazione per tiratori scelti (TS) ARCTIC FOX che ha visto la partecipazione di nuclei TS provenienti dalla 27a Brigata di fanteria da montagna francese, dal Commando Training Center dell’esercito belga, dal 9° Reggimento alpini, dal 183° Reggimento paracadutisti, dal 152° Reggimento fanteria e da NRDC-ITA. Dopo una fase di amalgama con movimento sugli sci in Alta Val Chisone e in Val Germanasca, i TS si sono esercitati in due giornate a fuoco, in condizioni diurne e notturne, presso il poligono di Pian dell’Alpe (TO). L’esercitazione SNOW LEOPARD si è conclusa nella terza settimana con il successivo rischieramento di una Compagnia nell’area di Bousson, in Alta Val Chisone, per altre attività tattiche di ricognizione su sci. Contestualmente, una sezione “Stinger” del 121° Reggimento Artiglieria contraerei, ha garantito la difesa antiaerea al posto comando del 3° Reggimento alpini, schierato a Baudenasca, nonché dell’Aerocampo di Venaria Reale. Elicotteri del 34° Gruppo Squadroni di Venaria (TO) hanno partecipato e supportato nella terza dimensione tutte le attività tattiche, garantendo l’infiltrazione di squadre di fanteria e di tutti i TS in terreno innevato, l’evacuazione di feriti (simulati) nell’ambito delle attività condotte in Baudenasca, un’incursione aeromobile nemica (simulata, allo scopo di esercitare il personale dell’artiglieria contraerea), nonché assetti in stand-by per l’eventuale evacuazione medica (reale) del personale partecipante all’esercitazione. 

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Le esercitazioni SNOW LEOPARD e ARC TIC FOX sono state oggetto di visita dal parte del Gen. C.A. Federico BONATO (Comandante del COMFOTER COE), del Gen. C.A. Claudio BERTO (Comandante delle Truppe Alpine), del Gen. D. Marcello BELLACICCO (Vice Comandante delle Truppe Alpine) e del Gen. B. Davide SCALABRIN (Comandante della Brigata alpina “Taurinense”). L’esercitazione si pone in continuità con la direzione da tempo intrapresa dal 3° Reggimento alpini diretta a condurre, in ogni occasione possibile, attività addestrative ed esercitazioni in contesti che contemplino la complessità delle varie forme di manovra e la dimensione pluriarma (combined arms) delle operazioni. La partecipazione di personale della 27a Brigata di fanteria da montagna francese a entrambe le esercitazioni conferma la validità e la remuneratività delle attività concepite e condotte dal 3° Reggimento alpini nonché la vitalità dell’iniziativa denominata Non Standing Bi-National Brigade Command tra la citata Grande Unità francese e la Brigata alpina “Taurinense”.

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